Il nostro posizionamento: opportunità globali anziché rischio di accumulazione

Il nostro scetticismo nei confronti del mercato azionario statunitense persiste non solo a causa dei dazi punitivi. Per questo puntiamo ancora su una diversificazione più ampia con titoli value globali e azioni dei Paesi emergenti e, anche di fronte alle tensioni geopolitiche, continuiamo a tutelare la nostra posizione con l’oro.

Considerate le valutazioni elevate e la forte concentrazione su poche aziende del mercato azionario statunitense, abbiamo diversificato il nostro posizionamento già in una fase iniziale, sovraponderando titoli value globali e azioni dei Paesi emergenti.

Lo scorso mese è diventato sempre più evidente che i dazi doganali statunitensi non sono destinati a scomparire e anzi superano anche nettamente i dazi di base del 10% finora applicati. È comunque confortante constatare che, nella maggior parte dei casi, sono inferiori a quanto annunciato ad aprile. Di conseguenza, i mercati finanziari hanno reagito con sollievo. Le quotazioni azionarie sono salite a livello globale, soprattutto in Giappone, dove da fine luglio l’indice Nikkei a registrato un aumento del 10%, raggiungendo un nuovo massimo storico. L’accordo con gli USA, in cui a metà luglio era stato concordato un tasso del 15%, ha apportato un notevole sollievo soprattutto all’industria automobilistica, settore di grande importanza per il Giappone.

Potenziale di ribasso sul mercato azionario statunitense

Ma anche in altre borse, come ad esempio negli Stati Uniti, le quotazioni azionarie sono aumentate ancora una volta in modo tangibile. Lo scorso mese il mercato azionario statunitense, misurato in base all’indice S&P 500, è cresciuto del 3%. Soprattutto il settore tecnologico ha registrato forti aumenti delle quotazioni, non da ultimo grazie ai buoni risultati della stagione dei bilanci. Le aspettative sugli utili per questo settore, che si attestano tra il 15 e il 20%, sono nel frattempo molto alte, così come il rischio di caduta. Ciò è preoccupante anche in considerazione della posizione dominante di questo settore sul mercato azionario statunitense. I «magnifici sette» costituiscono circa il 35% del mercato azionario statunitense. Allo stesso tempo, preoccupa l’aumento dei costi per le aziende in relazione ai dazi punitivi statunitensi. Anche se finora non è ancora stato dimostrato, è molto probabile che nei prossimi mesi l’aumento dei costi si ripercuota sia sui margini aziendali sia sulle consumatrici e i consumatori. Le prospettive per il mercato azionario statunitense restano quindi critiche, motivo per cui manteniamo una chiara sottoponderazione.

Opportunità per titoli value globali e azioni dei Paesi emergenti

Alla luce di questo potenziale di ribasso sul mercato azionario statunitense, abbiamo diversificato il nostro posizionamento in modo più ampio già in una fase iniziale, sovraponderando i titoli value globali e le azioni dei Paesi emergenti, che hanno recentemente guadagnato slancio. Le azioni dei Paesi emergenti, in particolare, potrebbero aver beneficiato sia del persistente indebolimento del dollaro americano sia del nuovo rinvio del termine per l’applicazione dei dazi con la Cina. Partiamo dal presupposto che, per il momento, questo slancio rimarrà stabile e continuiamo a mantenere questi posizionamenti.

L’oro, una garanzia

Inoltre, anche l’oro, quale metallo prezioso, continua a rappresentare un’opportunità. Da un lato, nonostante i nuovi accordi doganali, la politica commerciale del presidente Donald Trump potrebbe continuare a generare incertezza. Dall’altro, la situazione geopolitica rimane tesa per quanto riguarda la guerra tra Russia e Ucraina. Anche se i colloqui sono ancora in corso e non c’è stata una svolta, è ormai evidente che il rischio di fallimento è aumentato. Un tale esito graverebbe in modo significativo, soprattutto sul rapporto tra Europa e Stati Uniti, considerando l’ampia risonanza pubblica di questi colloqui e dei relativi posizionamenti. In questo contesto, continuiamo a garantire i portafogli della nostra clientela, ricorrendo all’oro quale consolidato stabilizzatore.

Evoluzione del valore delle classi d’investimento

Valute1 mese in CHFYTD in CHF1 mese in VL YTD in VL
Valute
EUR
1 mese in CHF
1,1%
YTD in CHF

0,2%

1 mese in VL
1,1%
YTD in VL
0,2%
Valute
USD
1 mese in CHF
1,4%
YTD in CHF
–10,9%
1 mese in VL
1,4%
YTD in VL
–10,9%
Valute
JPY
1 mese in CHF
1,3%
YTD in CHF
–5,2%
1 mese in VL
1,3%
YTD in VL
–5,2%
Azioni1 mese in CHFYTD in CHF
1 mese in VL YTD in VL
Azioni
Svizzera
1 mese in CHF
0,4%
YTD in CHF
7,9%
1 mese in VL

0,4%

YTD in VL
7,9%
Azioni
Mondo
1 mese in CHF
4,5%
YTD in CHF
1,2%
1 mese in VL
3,1%
YTD in VL
13,6%
Azioni
Stati Uniti
1 mese in CHF
4,6%
YTD in CHF
–1,4%
1 mese in VL
3,2%
YTD in VL
10,6%
Azioni
Zona euro
1 mese in CHF
3,0%
YTD in CHF
16,5%
1 mese in VL
1,9%
YTD in VL
16,3%
Azioni
Gran Bretagna
1 mese in CHF
4,9%
YTD in CHF
11,0%
1 mese in VL
2,8%
YTD in VL
15,3%
Azioni
Giappone
1 mese in CHF
10,0%
YTD in CHF
4,1%
1 mese in VL
8,7%
YTD in VL
9,7%
Azioni
Paesi emergenti
1 mese in CHF
5,2%
YTD in CHF
7,2%
1 mese in VL
3,7%
YTD in VL
20,4%
Obbligazioni1 mese in CHFYTD in CHF
1 mese in VL YTD in VL
Obbligazioni
Svizzera
1 mese in CHF
1,2%
YTD in CHF
0,4%
1 mese in VL

1,2%

YTD in VL
0,4%
Obbligazioni
Mondo
1 mese in CHF
2,2%
YTD in CHF
-4,7%
1 mese in VL
0,8%
YTD in VL
6,9%
Obbligazioni
Paesi emergenti
1 mese in CHF
4,3%
YTD in CHF
–3,3%
1 mese in VL
2,9%
YTD in VL
8,5%
Investimenti alternativi1 mese in CHFYTD in CHF
1 mese in VL YTD in VL
Investimenti alternativi
Immobili Svizzera
1 mese in CHF
0,2%
YTD in CHF
4,8%
1 mese in VL

0,2%

YTD in VL
4,8%
Investimenti alternativi
Oro
1 mese in CHF
1,1%
YTD in CHF
14,2%
1 mese in VL
–0,2%
YTD in VL
28,2%

Il nostro posizionamento focus Svizzera

LiquiditàVecchia TAA Nuova TAA
Posizionamento
Liquidità
CHF
Vecchia TAA
1,0%
Nuova TAA
1,0%
Posizionamento
Neutrale
Liquidità
Mercato monetario CHF
Vecchia TAA
0,0%
Nuova TAA
0,0%
Posizionamento
Forte sottoponderazione
Liquidità
Totale
Vecchia TAA
1,0%
Nuova TAA
1,0%
Posizionamento
Forte sottoponderazione
Azioni
Vecchia TAA Nuova TAA
Posizionamento
Azioni
Svizzera
Vecchia TAA
23,0%
Nuova TAA
23,0%
Posizionamento
Neutrale
Azioni
Stati Uniti
Vecchia TAA
8,0%
Nuova TAA
8,0%
Posizionamento
Forte sottoponderazione
Azioni
Zona euro
Vecchia TAA
4,0%
Nuova TAA
4,0%
Posizionamento
Neutrale
Azioni
Gran Bretagna
Vecchia TAA
2,0%
Nuova TAA
2,0%
Posizionamento
Neutrale
Azioni
Giappone
Vecchia TAA
2,0%
Nuova TAA
2,0%
Posizionamento
Neutrale
Azioni
Paesi emergenti escl. Cina
Vecchia TAA
6,0%
Nuova TAA
6,0%
Posizionamento
Sovraponderazione
Azioni
Cina
Vecchia TAA
3,0%
Nuova TAA
3,0%
Posizionamento
Sovraponderazione
Azioni
Titoli value globali
Vecchia TAA
2,0%
Nuova TAA
2,0%
Posizionamento
Sovraponderazione
Azioni
Totale
Vecchia TAA
50,0%
Nuova TAA
50,0%
Posizionamento
Neutrale
ObbligazioniVecchia TAA Nuova TAA
Posizionamento
Obbligazioni
Svizzera
Vecchia TAA
17,0%
Nuova TAA
17,0%
Posizionamento
Neutrale
Obbligazioni
Mondo
Vecchia TAA
10,0%
Nuova TAA
10,0%
Posizionamento
Neutrale
Obbligazioni
Paesi emergenti
Vecchia TAA
6,0%
Nuova TAA
6,0%
Posizionamento
Neutrale
Obbligazioni
Titoli di stato statunitensi 
Vecchia TAA
2,0%
Nuova TAA
2,0%
Posizionamento
Sovraponderazione
Obbligazioni
Totale
Vecchia TAA
35,0%
Nuova TAA
35,0%
Posizionamento
Sovraponderazione
Investimenti alternativiVecchia TAA Nuova TAA
Posizionamento
Investimenti alternativi
Immobili Svizzera
Vecchia TAA
8,0%
Nuova TAA
8,0%
Posizionamento
Sovraponderazione
Investimenti alternativi
Oro
Vecchia TAA
6,0%
Nuova TAA
6,0%
Posizionamento
Sovraponderazione
Investimenti alternativi
Totale
Vecchia TAA
14,0%
Nuova TAA
14,0%
Posizionamento
Sovraponderazione
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