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Creato il 11.02.2019 | Aggiornato al 19.08.2024

Dall’idea all’innovazione competitiva in sei mosse

Come trasformare un’idea semplice in un prodotto o servizio competitivo? E come si arriva a un’idea? Per le piccole imprese, le innovazioni sono una grande opportunità per acquisire o accrescere la competitività a livello nazionale e internazionale. In questo articolo vi mostriamo come funziona una buona gestione delle innovazioni.

In breve

  • L’innovazione è un’opportunità per le (piccole) imprese di aumentare la competitività e distinguersi dalla concorrenza.
  • Il processo di innovazione richiede una strategia chiara, la capacità di creare e valutare sistematicamente idee e un’attenta pianificazione e attuazione.
  • La gestione efficace dell’innovazione è legata alla cultura aziendale, all’utilizzo sistematico delle conoscenze e all’orientamento alle esigenze della clientela.

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«Non si possono risolvere i problemi con la stessa mentalità che li ha creati», diceva Albert Einstein. Ma in che modo le aziende possono fare proprie mentalità sempre nuove? Soprattutto per le piccole o medie imprese, l’innovazione sembra qualcosa di auspicabile ma difficile da realizzare: per farlo serve tempo, denaro e know how. Le attività quotidiane consentono a stento di approfondire un processo di innovazione. E come finanziare nuove idee la cui riuscita non è prevedibile?

Non solo gestione: anche la cultura è decisiva

L’innovazione è uno dei modi con cui distinguersi dalla concorrenza. Perfezionare un prodotto, addirittura svilupparne uno nuovo o rendere più innovativi i processi aziendali: può darsi che l’innovazione sia parte anche della vostra strategia di crescita. L’innovazione è quindi un importante fattore di successo per la vostra azienda. Eppure diventare innovativi dall’oggi al domani non è un’impresa semplice: in fondo, non può esserci un’innovazione se manca una cultura aziendale orientata in tal senso. Ad esempio: quanto è aperta la dirigenza alle nuove idee? Sono ammessi errori? La creatività è richiesta e incentivata? Con la gestione delle innovazioni potete istituzionalizzare il pensiero innovativo nella vostra azienda – ma l’attuazione la fate voi e i vostri collaboratori.

Le sei fasi del processo innovativo

Per una gestione delle innovazioni efficace occorre capire il processo di innovazione. Per farlo ci sono diversi modelli che suddividono il processo in fasi diverse. Ecco a voi il processo di innovazione in sei fasi.

  • L’innovazione è cosa buona e giusta, ma dove, come e perché volete trovare soluzioni innovative? Chiedetevi quali sono i punti di forza e di debolezza della vostra azienda. Come potete distinguervi dalla concorrenza sul mercato? E in che modo l’innovazione ne è la soluzione? Sfruttate lo strumento dell’analisi SWOT per valutare la vostra azienda. SWOT è la sigla di Strengths (forze), Weaknesses (debolezze), Opportunities (opportunità) e Threats (rischi). Confrontate opportunità e punti di forza: qui risiede il vostro maggior potenziale. Sulla base della vostra strategia, potete disegnare campi di ricerca per prodotti/servizi all’interno di una matrice.  Ad esempio, definite opportunità e rischi delle nuove tecnologie e rappresentate le tendenze del mercato. Trovate un buon modello sul Il link si apre in una nuova finestra portale PMI (su kmu.admin.ch) della Confederazione.

  • Una volta definiti i campi di ricerca, è il momento di generare le idee. Da dove arrivano le idee? Dove si raccolgono? Come si promuove la creatività? Possibili strumenti per istituzionalizzare la produzione di idee sono workshop specifici, brainstorming regolari o la collaborazione con il mondo della ricerca (ovvero scuole universitarie professionali, università...). Fate attenzione anche ai feedback dei clienti. Promuovete il pensiero innovativo, ad esempio con il metodo «Imagine that»: immaginate che cosa fareste se, ad esempio, non aveste più una materia prima o uno strumento. In generale nelle piccole imprese ci sono due tipi di idee da raccogliere e analizzare:

    • Le idee che nascono spontaneamente e in cui l’azienda si imbatte per caso (ad es. di collaboratori o clienti)
    • Le idee che vengono ricercate consapevolmente (ad es. con dei workshop)
  • Dovreste raccogliere tutte le idee, assegnare loro una breve descrizione e archiviarle. A quel punto occorre una valutazione obiettiva e uniforme, che potete svolgere, ad esempio, servendovi di una griglia. Scartate le innovazioni meno promettenti. Nella valutazione dovreste sempre tenere presenti le esigenze dei vostri clienti: in fondo saranno loro a determinare il successo della vostra idea. Servitevi delle seguenti riflessioni per valutare le idee.

    •  Adeguatezza strategica: l’idea è adatta alla vostra filosofia commerciale, ai vostri obiettivi, all’attuale portafoglio di prodotti e ai gruppi target dell’azienda?
    • Quali sono i criteri vincolanti che devono assolutamente essere soddisfatti? Può trattarsi della fattibilità tecnica o di aspetti giuridici. 
    • Analizzate le idee rimaste secondo indici di economia aziendale: il rendimento del capitale investito può essere calcolato sulla base di un’analisi costi/benefici o di un’analisi del portafoglio. Inoltre, ponendovi la domanda «Si tratta di una vitamina o di un antidolorifico?» potete determinare in modo pragmatico la richiesta futura di un prodotto o servizio. Trovate maggiori informazioni al riguardo nel video. 
  • Verificate l’utilità, l’attuabilità e la redditività delle vostre idee migliori. Per il vostro progetto di massima potete utilizzare, ad esempio, il modello COSTAR, sviluppato da Enterprise Development Group. Ogni lettera rappresenta una fase parziale: 

    • C sta per Customers e le loro esigenze, che dovete descrivere
    • Alla voce O (Opportunity) calcolate il potenziale di mercato
    • S sta per Solution: qui dovreste descrivere nel dettaglio il vostro prodotto o servizio
    • Con la T di Team descrivete le risorse in termini di personale necessarie a realizzare l’idea – tra queste rientrano anche i partner con cui volete possibilmente collaborare
    • Alla A di Advantages (vantaggi) illustrate perché l’innovazione è unica, anche rispetto alla concorrenza; in questa sezione dovreste riportare anche i rischi 
    • E, infine, R sta per Results (risultati): qui dovreste sintetizzare tutte le fasi di lavoro finora svolte
  • Adesso si entra nel concreto: come volete attuare l’innovazione selezionata? Descrivete come si devono svolgere lo sviluppo, la produzione e il lancio sul mercato. Come risultato, redigerete un business case che offra una visione uniforme di tutti gli aspetti aziendali dell’innovazione. Una lista di controllo per il business case è disponibile sul Il link si apre in una nuova finestra portale PMI della Confederazione (in lingua tedesca).

  • Il vostro prodotto è pronto per il mercato e il processo di innovazione è concluso, almeno per ora: grazie alla vostra gestione delle innovazioni, può darsi che in pentola bolla già la prossima idea innovativa. Prima di mettervi a svilupparla, però, dovreste assicurarvi che l’ultima abbia davvero successo: per farlo avrete bisogno della comunicazione interna ed esterna, di un supporto alla vendita, della gestione qualità, ecc..

Gestione delle innovazioni grazie alla gestione del sapere

È più facile portare avanti il processo di innovazione se si dispone del sapere giusto, al momento giusto e nel posto giusto: perché ciò accada, bisogna ricorrere alla gestione del sapere. A questo proposito è bene osservare alcuni principi di base.

  • Il sapere nella vostra azienda è sempre accessibile a tutti in qualsiasi momento: parliamo di conoscenze su progetti, prodotti, processi, clienti, fornitori, gli altri collaboratori e le loro competenze, ecc.. Questo sapere deve essere amministrato con uno strumento adeguato, come per esempio intranet.
  • Il sapere deve essere facilmente accessibile.
  • Al contempo, non dovrebbero esserci ostacoli nell’«archiviare» nuovo sapere.
  • Se i progetti sono trasferiti a qualcun altro, se qualcuno lascia l’azienda o arriva qualcuno di nuovo, il sapere deve essere trasmesso in modo sistematico (qui, ad esempio, possono essere utili delle liste di controllo).
  • I collaboratori sono incentivati a formarsi e perfezionarsi e, se possibile, ottengono un sostegno finanziario.

Importante: l’innovazione si orienta alle esigenze dei clienti

Ora sapete qualcosa in più sul processo di innovazione e sulla gestione delle innovazioni, ma c’è una cosa che non dovete mai perdere di vista: in ultima analisi, sono le esigenze dei vostri clienti a essere decisive. Interiorizzate il punto di vista del cliente nella vostra mentalità. Fatevi guidare dai seguenti principi:

  • L’innovazione genera un vantaggio per i clienti? Qual è la differenza rispetto alla concorrenza, ai prodotti attuali?
  • Si è tenuto conto dei requisiti posti dai clienti? Ci sono, ad esempio, versioni diverse con allestimento e prezzo differenti?
  • L’innovazione è multifunzionale? L’innovazione non dovrebbe basarsi sui problemi di una piccola minoranza, perché ne beneficerebbe solo quest’ultima.

Non è possibile pianificare l’innovazione nei minimi dettagli. Ciò nonostante, creando un terreno fertile per le innovazioni nella vostra azienda ne promuovete lo sviluppo. Se comprendete il processo di innovazione, potete impiegare in modo più mirato le vostre risorse − e chissà, magari un’idea si trasformerà in una miniera d’oro.

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